Milano, 20 Settembre 2022 – Manihi, isola facente parte del gruppo delle Isole Tuamotu, sorge a nord-est dell’arcipelago polinesiano e a circa 530 km da Tahiti, da cui è raggiungibile con un volo di poco più di un’ora. Un’isola particolarmente suggestiva proprio per la sua coltivazione delle splendide perle nere, solo uno dei tanti tesori da scoprire di questa destinazione.
Le perle nere
La coltivazione di questo tesoro ne Le Isole di Tahiti ha avuto origine proprio qui, negli Anni Sessanta. E oggi le diverse coltivazioni sono visitabili per scoprire la profonda importanza che questa attività rappresenta per gli isolani. Non solo: le perle nere possono essere anche un suggestivo ricordo da portare con sè.
Una laguna magica
La laguna che domina l’isola è un luogo magico, da godere in tanti modi: si può cominciare esplorando le profondità delle acque cristalline, con avvincenti sessioni di snorkeling per nuotare fianco a fianco di tartarughe marine, pesci pagliaccio e tonni argentei. Ma non mancano anche le escursioni in kayak, navigando fra i coralli multicolore, per spingersi verso i luoghi di pesca più segreti dove i pesci abbondano.
Un villaggio fuori dal tempo
Assolutamente da non perdere il villaggio di Turipaoa e la Passe, due luoghi fuori dal tempo. Troverete le donne del luogo che portano avanti la tradizione di tessitura di cesti e non poche case con il loro allevamento di perle nere: lo potrete capire dalle reti e le ostriche appese all’esterno.
Un nome leggendario
La leggenda narra che una principessa straniera, la Principessa Maraurau, giunta da lontano per sposare un abitante dell’atollo, avesse chiesto che l’isola fosse chiamata con il suo nome: Manihi, abbreviazione di Manihinihi, che nella lingua tahitiana significa ospite.