La cucina polinesiana combina sapori occidentali e asiatici

November 9, 2021 in Vivere un'esperienza

Le Isole di Tahiti sono composte da 118 isole situate nel cuore dell’Oceano Pacifico meridionale, a circa 9.000 chilometri dal Giappone. Queste isole offrono una combinazione unica di natura, esperienze e incontri, che include spiagge di sabbia bianca, pittoresche lagune blu, paesaggi incontaminati, splendidi scenari e la calda ospitalità del popolo polinesiano. Il nome ufficiale de Le Isole di Tahiti è Polinesia Francese.

© Stépane Mailion Photography

Le Isole di Tahiti sono una paese d’oltreoceano della Repubblica Francese, e per questa ragione la gastronomia locale si basa principalmente sulla cucina francese, ma con una miscela di sapori asiatici e occidentali. Infatti, anche se non è molto noto, gli immigrati cinesi vantano una lunga storia ne Le Isole di Tahiti, e gli Hakka che attualmente vi abitano sono considerati immigrati di terza e quarta generazione. Pertanto, l’influenza della cultura alimentare cinese è uno degli elementi essenziali della cucina polinesiana.

Inoltre, Le Isole di Tahiti, che beneficiano di una natura rigogliosa, offrono un’ampia varietà con frutta e frutti di mare freschi, unici nelle isole del sud. La grastronomia della Polinesia francese, che combina la ricchezza degli ingredienti con le tradizionali tecniche di cucina polinesiana e francese, è un aspetto invitante per chi visita la destinazione.

Cibo fresco e abbondante

© Tahiti Tourisme

Le Isole di Tahiti godono di un clima meraviglioso tutto l’anno: questo favorisce la preparazione di ricette che utilizzano un’abbondanza di frutta fresca, frutti di mare e altri gustosi ingredienti che vengono coltivati in loco.

  • Frutti di mare della laguna e dell’oceano… tonno, mahi mahi, gamberi (una specialità dell’isola di Moorea), e altro ancora.
  • Un paradiso di frutta, Le Isole di Tahiti offrono una vasta gamma di frutti come gli ananas “Queen Tahiti”, deliziosi fino al midollo, le arance, le banane, il frutto dell’albero del pane (“uru“), le noci di cocco, la papaia, il mango, l’anguria, il pompelmo, il lime, il frutto della passione, la guava e il frutto del noni. 
  • Inoltre, Le Isole di Tahiti sono la patria di numerose radici come taro, taruā, ufi e ‘ūmara. Vi si trova anche la famosa vaniglia di Tahiti.

Ne Le Isole di Tahiti, il pesce viene spesso mangiato crudo e marinato con una spremuta di succo di lime o latte di cocco. 

Sfruttare al massimo il gusto degli ingredienti con una Cucina Sana

La cucina polinesiana sfrutta al massimo gli ingredienti freschi de Le Isole di Tahiti, mentre la cucina francese offre deliziose ricette di base. La cucina polinesiana è la perfetta combinazione tra cultura gastronomica e i numerosi ingredienti offerti dalla natura.  Per esempio, i piatti stufati, che non esistevano originariamente nella cucina polinesiana, si dice che siano stati introdotti con l’influenza della cucina francese.

Memo: La cucina tradizionale polinesiana (Mā’a Tahiti) è composta da tre elementi. La base del piatto include verdure (mā’a), pesce o carne (‘īna’i), e una salsa a base di latte di cocco o acqua di mare (miti). Da questa base, sono state create molte ricette in seguito alle influenze occidentali e asiatiche e allo scambio culturale, e nel tempo è nata una ricca cultura alimentare. Il cibo è sempre stato al centro della vita del popolo polinesiano.

“Poisson cru”, un piatto tradizionale tahitiano 

Il Poisson cru è una miscela di pesce appena tagliato (di solito tonno), verdure e latte di cocco. Dal momento che il latte di cocco non è dolce, è un pasto rinfrescante e delizioso. Si può facilmente ricreare questo piatto a casa.

Tahiti Comes To You with Hinatea COLOMBANI (Arioi Cultural Center) :

© Stépane Mailion Photography

“Bonbon Chinois”

Nella Polinesia francese, dove la frutta è abbondante, ci sono molti altri modi di mangiare la frutta, non solo sbucciandola e affettandola.

Quando si mangia un mango poco maturo e non dolce, i polinesiani lo cospargono con una polvere cinese rossa, dolce e aspra che contiene estratti di prugne cinesi. Questo è localmente conosciuto come “bonbon chinois”.

Tahiti Comes To You with Hinatea BOOSIE (Tahiti Food Tours) :

Anche se è difficile da preparare a casa

Un altro piatto tradizionale che devi provare ne Le Isole di Tahiti

AHIMĀ’A (forno tahitiano)

Per la maggior parte dei cittadini della Polinesia francese, l’uso quotidiano dell’ahimā’a è stato per lo più abbandonato a favore di comodità più moderne. La cucina locale include un certo numero di influssi, soprattutto francesi e cinesi, oltre a quelli originari polinesiani. Tuttavia, le ricorrenze festive sono quasi sempre contraddistinte dall’originale tradizione polinesiana dell’ahimā’a per la preparazione dei banchetti.

Ahimā’a è composto dalle parole tahitiane “ahi“, che significa “fuoco”, e “mā’a“, che significa cibo. La preparazione di un ahimā’a inizia nelle prime ore del giorno – a volte diverse ore prima dell’alba – con una massiccia fossa all’aperto che viene scavata e poi riempita con legna da ardere e grandi rocce laviche di basalto. Dopo che il fuoco è stato acceso e la temperatura ha raggiunto diverse centinaia di gradi, sulle pietre vengono sventolate grandi foglie di banano fino a farle appassire. In seguito, in un processo accurato e tedioso, i gambi delle foglie di banano vengono rimossi e messi di traverso sulle pietre ardenti per distribuire e regolare la temperatura del forno.

Poi, naturalmente, si passa al cibo. Potrebbe esserci un maiale intero, un pollo, “‘uru“, ‘ūmara, ufi, taro, pesce o gamberi. Ci vogliono quattro o cinque ore per la cottura, e quando il calderone viene aperto, è una tale festa che la gente canta e balla al ritmo dell’ukulele e celebra il rito. Questo piatto di solito si mangia con le mani.

Anche se consigliamo vivamente la deliziosa cucina francese negli hotel, raccomandiamo di visitare “le roulottes”, dove si può scegliere tra una grande varietà di pietanze tra cui cibo cinese, bistecche, galettes, e altri piatti deliziosi mantenendo il budget basso.

Bon appétit ! Tāmā’a maita’i !

© Tahiti Tourisme